Ma perché?: 121 | Ma perché si parla di nuovo di Bibbiano?
Radio Deejay 6/17/23 - Episode Page - 8m - PDF Transcript
Bibiano è stato per un certo periodo il paese più famoso d'Italia.
Tutto comincia il 26 giugno del 2019, quando 24 persone vengono iscritte nel registro
degli indagati.
Sospettati di aver agevolato relazioni false per allontanare bambini dalle loro famiglie
e darli in affido, come dire, ad amici e conoscenti.
Tra questi finì addirittura indagato anche il sindaco di Bibiano, Andrea Carletti, iscritto
al Partito Democratico.
Secondo gli inquirenti, gli indagati, attraverso una serie di pratiche di psicoterapia e in
alcuni casi per altro pratiche illegali, avrebbero suggestionato i minori al punto da indurli
ad ammettere a fare confessioni false rispetto a delle violenze sessuali subite dai propri
genitori.
Scoppia il caso.
Il centro-destra ovviamente cavalca l'onda, accusando il PD di essere in un qualche modo
connivente con un mondo fatto di abusi e di violenze.
Un nome in particolare salta fuori, Claudio Foti, uno psicoterapeuta che diventa a livello
mediatico la mente di questi presunti orrori.
Poi, come spesso accade in Italia e accade veramente molto spesso, dopo la condanne in
primo grado dello stesso Foti, si smette di parlare di questo argomento.
De Bibiano, del PD colluso con questo sistema e di Foti.
Tutto questo fino a qualche giorno fa.
Quando all'improvviso Bibiano torna sulle prime pagine dei giornali.
Ma perché?
Io sono Marco Maisano e ogni giorno, assia macchine sapi di me, provo a ripartire delle
basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo.
Ma perché?
Di Bibiano ricordiamo tutti il comizio di Salvini durante la campagna elettorale per
le regionali in Emilia-Romagna.
Regionali che però a Salvini vanno male perché vince Stefano Bonaccini candidato
con il centro sinistra.
E ci ricordiamo anche del foglio tenuto in mano da Giorgio Meloni davanti all'ingresso
del paese.
Siamo stati primi ad arrivare e saremo gli ultimi ad andarciene.
A letto del fatto che i primi ad arrivare saranno stati semmai i magistrati, il centro
d'estra non è arrivato a dire la verità da nessuna parte, se non facendo un processo
mediatico e sommario nei confronti dell'avversario politico.
Questa storia ha molto a che fare con il modo di comunicare della politica italiana di questi
anni e molto poco invece a che fare con l'inchiesta in sé.
E però negli ultimi giorni, dopo anni di silenzio, è tornata a far parlare di sé.
Ma perché?
A rispondere alla domanda di oggi è Eduardo Buffoni, direttore delle news di Radio Capital.
Questa è la risposta che mi ha mandato.
La notizia che ha riaperto il caso Bibiano è la soluzione nel processo d'appello dello
psicoterapeuta Claudio Foti, responsabile della Hollus, Ansel e Gretel, che nel novembre del
2021 era stato condannato in primo grado a quattro anni per lesioni gravissimi e abuso
d'ufficio.
E Foti era stato condannato al termine del processo di primo grado seguito a una grande
inchiesta denominata Angeli e Demoni, un'inchiesta che ha il suo centro geografico proprio
nel comune emiliano di Bibiano, dieci mila abitanti a quindici chilometri da Reggio Emilia.
Foti è stato assolto perché il fatto non sussiste riguarda le presunte e lesioni volontarie
che secondo l'accusa erano state inflitte a una ragazza per farle affiorare il ricordo
di presunti abusi, subiti.
Ma facciamo un passo indietro, l'inchiesta era stata avviata nell'estate del 2018 quando
la Procura di Reggio Emilia venne notato un aumento significativo e anomalo di segnalazioni
di abusi sessuali su minori avvenuto nei due anni precedenti.
Le indagini riguardarono in particolare il servizio sociale dell'Unione dei Comuni
della Valdenza e la Procura quindi autorizzò la Polizia Giudiziaria a intercettare queste
sedute con i minori.
Amministratori, assistenti sociali, psicoterapeuti vengono quindi sospettati di aver redatto o
agevolato relazioni false per allontanare i bambini dalle loro famiglie e darli in affido,
in alcuni casi, ad amici conoscenti.
Secondo la Procura di Reggio Emilia, queste false relazioni erano state compilate dopo
delle sedute di psicoterapia che avevano suggestionato i minori, alterando i loro ricordi tanto
da indurli, in alcuni casi, ad accusare ingiustamente i genitori di molestie sessuali.
Facciamo un caso, un esempio, quello di una ragazza che lanza e leggerete la ebben cura
tra il 2017 e 2018.
Secondo la Procura, le sedute sarebbero state condotte con modalità suggestive, generando
nella ragazza la convinzione di essere stata abusata dal padre e dal suo socio.
E questo aveva causato i lei disturbi depressivi.
In più, secondo l'accusa, Foti e i suoi collaboratori avevano generato la convinzione
di aver subito abusi sessuali utilizzando su di lei una tecnica molto particolare, la
EMDR, che è assolutamente vietata dalla nostra legge.
In un altro caso, sempre secondo la Procura, sarebbe stato falsificato un atto pubblico
manipolando una relazione su una presunta violenza sessuale subita, addirittura il disegno
di una bambina che sarebbe stato modificato come a significare che la bambina disegnava
di aver subito un atto sessuale, ma invece la bambina non la aveva mai disegnato.
A fare questa falsificazione del disegno, secondo i giudici, era stata una psicologa della
ASL che seguiva questa bambina proprio per avvalorare l'esistenza di abusi sessuali
compiuti dall'ex compagno della madre.
In sostanza, quindi, che succede ora?
Claudio Foti è stato comunque assolto, corrito e abreviato, però restano altri 17 imputati
che dovranno essere giudicati corrito ordinario, quindi una parola definitiva al di là delle
polemiche politiche sul caso Bibiano arriverà, solo con quella sentenza.
Grazie ad Eduardo Buffoni.
Dunque, Foti è stato assolto per non aver commesso il fatto, in merito all'abuso d'ufficio,
e perché è fatto non sussiste riguardo invece alle presunte lesioni volontarie che,
secondo l'accusa, erano state in flitte ad una ragazza per farle affiorare, come dire,
dei falsi ricordi.
Ora, al di là, di ciò che decida poi di fare l'accusa, di fare ricorse, quindi portare
il processo a un nuovo livello e quindi alla cassazione, oppure no, quello che a noi rimane
da dire e che a volte bisogna stare attenti ai processi mediatici, soprattutto quando
nel mezzo c'entra la politica, perché altro non fa questa, che sfruttare le disgrazie
degli altri, come è accaduto in questo caso con il centro-destra, ma eh, vadate bene,
è accaduto spesso anche con il centro-sinistra, sfruttare le disgrazie degli altri per un
proprio tornaconto elettorale, veramente una brutta storia.
Io vi ringrazio per essere rimasti con me anche oggi, vi auguro un buon weekend e noi
ci sentiamo l'une di prossimo, ciao!
Giulio Rondolotti, Musiche originali Matteo Cassi, Supervisione tecnica Gabriele Rosi,
responsabile di produzione Denny Stucchi, una produzione One Podcast.
Il bordello psichedelico della CIA lo puoi ascoltare sull'app di One Podcast e su tutte
le principali piattaforme, una produzione Dream and Dream per One Podcast.
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Negli scorsi giorni è tornato sui giornali il nome di un paese che per un certo periodo è stato sulla bocca di tutti: Bibbiano. É qui infatti che il 26 giungo del 2019 24 persone vengono iscritte nel registro degli indagati, sospettati di aver agevolato relazioni false per allontanare bambini dalle loro famiglie e darli in affido, in alcuni casi, ad amici e conoscenti. Dopo anni di silenzio improvvisamente Bibbiano è tornato a far parlare di sé. Ma perché? Ne parlo con Edoardo Buffoni.
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