Ma perché?: 117 | Ma perché Silvio Berlusconi ha segnato un'epoca?
Radio Deejay 6/13/23 - Episode Page - 10m - PDF Transcript
Ieri mattina è morto Silvio Berlusconi. In pochi minuti la notizia ha fatto il giro
del mondo e non c'è da stupirsi. L'ex-premier ha rappresentato per una metà del Paese
e forse proprio del mondo un simbolo di libertà, soprattutto nei suoi primi anni di scesa
in politica. E per l'altra metà è stato invece attratti una sciagura, l'uomo sbagliato
nel posto sbagliato. Di Silvio Berlusconi, che lo si apprezzasse o meno, si è sempre
parlato tanto. TV, politica, calcio, editoria e mille, mille altre cose hanno contraddistinto
la sua vita. E se dovessimo trarre un bilancio, quelle di Silvio Berlusconi sono state più
le vittorie delle sconfitte. Ed è esattamente questo, probabilmente, il segreto del suo
fascino. Vincere quasi sempre. Oggi ma perché si trasforma un po'? Oggi non c'è nulla
da spiegare ma tanto su cui riflettere. Silvio Berlusconi è l'uomo che ha segnato più di
tanti altri un'epoca nel nostro Paese. Ma perché?
Io sono Marco Maisano e ogni giorno, assia macchine sapi di me, provo a ripartire delle
basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo. Ma perché?
Dicevo poco fa. Di Silvio Berlusconi si possono dire tante cose, ma una è certa. Dove ha
messo mano, ha cambiato le regole del gioco. È successo con la TV, con il calcio e ovviamente
con la politica. Raramente però, in questi anni, nei suoi anni, si è parlato dell'exprime
e rimanerà laica. Perché, come dicevo in inzzo puntata, Berlusconi ha sempre diviso
e sfruttando lui stesso per primo lo scontro ideologico che tanto amiamo in Italia, di
lui alla fine non si è mai parlato per davvero. Non nei termini in cui si comincerà credo
a fare da oggi. Accade spesso per carità che di certe persone si preferisce lipstick dire cosa
si pensa davvero quando ci lasciano. Perché a volte la lucidità è un po' un pericolo,
no? Ti fa dire ciò che di buono c'è in una persona e fin tanto che questa è in vita,
se quella persona è il tuo avversario o politico, per esempio, allora preferisci starte
nezzitto. E non parlare ad esempio anche dei suoi successi, delle sue rinascite, delle
sue invenzioni. Silvio Berlusconi non è mai stato o una cosa o l'altra, altrimenti si
sarebbe seduto assieme a tutti gli altri, ma come sappiamo non è così. E allora cominciamo.
Silvio Berlusconi è l'uomo, il politico, l'imprenditore che più ha segnato e che questo ci piaccia o
meno un'epoca intera in Italia. Ma perché? A rispondere alla domanda di oggi è Mattia
Feltri, direttore di Affington Post Italia. Questa è la risposta che mi ha mandato.
Berlusconi è l'uomo che ha cambiato completamente il paese, il nostro modo di guardarlo e di
viverlo. E lo dico perché quando sento parlare di hegemonia culturale e ultimamente sento
parlare molto spesso, a me viene in mente proprio Silvio Berlusconi. Mi viene in mente
che l'Italia di oggi è interamente figlia sua. Se pensiamo alla rivoluzione che fu
la tv commerciale inventata da lui con tutto un pallin sesto piegato all'intrattenimento
e anche un intrattenimento molto alto. Bisognerebbe andare a rivedere che sono stati grandi che
hanno fondato la sua tv da Sandra Eremondo, a Mike Buongiorno, Corrado, i nomi che conosciamo.
Erano poi tutti messi assieme per poi raccogliere pubblicità. E lui ne raccoglieva moltissimo,
quindi fu un incontro particolarmente felice, fra qualità e resa economica. Poi questo è
diventato qualcosa persino di eccessivo, ma la cosa straordinaria è come abbia trascinato
dietro di sé la RAI. Cioè la RAI che noi vediamo oggi è un altro mondo rispetto alla
RAI di 30-40 anni fa, quella che guardavamo noi quando eravamo ragazzini, quelle della
mia età. Oggi è una RAI completamente canale e cinquizzata. Se noi andiamo a vedere quali
sono i programmi del pomeriggio, i programmi della prima serata, i programmi musicali,
quiz e tutta cosa, sono tutte cose che la RAI ha copiato da Silvio Berlusconi. Se andiamo
a vedere il calcio Berlusconi è l'uomo che ha completamente cambiato in modo di vivere
il calcio e di fare denaro con il calcio. Lui ha stato il più grande interpretato del calcio
degli anni 80, quello che cominciava ad andare in tv, nella tv a colori, nelle sue tv a colori,
un calcio con lo sponsor sulle maglie, il calcio del merchandise, ma era un calcio bellissimo,
quello del Milan di Berlusconi, di sacchi di capello che vinceva e che diventò la squadra più
forte del mondo. Ancora oggi le squadre di calcio italiane non hanno inventato un nuovo modello,
quindi sono agganciate al modello di Berlusconi che nel frattempo è diventato un modello vecchio,
il nostro calcio continua a essere vecchio, nonostante qualche finale che abbiamo conquistato
ultimamente, ma il calcio dei club italiani è un calcio molto più povero. Stendiamo a vedere
poi la politica, che è la rivoluzione di Berlusconi riuscita a meno, questo senza dubbio,
ma oggi abbiamo una politica che è in tutti i partiti la politica della calza di nylon sulla
telecamera, cioè la calza di nylon con cui Berlusconi è sordì in politica con la famosa
cassetta mandata ITG in cui lui parlava da solo e parlava per Slogan. Oggi tutti i politici
parlano da soli e parlano per Slogan e sono leader di partiti che hanno nomi che non significano
nulla, forza Italia non significava assolutamente nulla, era un grido da curva e se voi andate
a vedere i nomi di tutti i partiti, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Fratelli d'Italia, sono tutti
i nomi che vogliono trasmettere una suggestione ma non un'idea di mondo e anche lì la nostra
politica è ferma alle innovazioni di Berlusconi che tutti possiamo giudicare positivamente o
negativamente. Io nel mio piccolo sono molto affascinato da Berlusconi e spesso respinto e
spesso provo un sentimento di repulsa ma credo di essere, mi auguro, sufficientemente lucido dal
vedere che l'Italia di oggi è un'Italia completamente berlusconizzata ed è berlusconizzata
spesso anche in quelli che trovano in questa berlusconizzazione d'Italia il motivo del loro
massimo odio. Grazie al direttore Mattia Feltri devo dire come appena detto proprio il direttore
il segreto di Berlusconi era la sua capacità di affascinare così tante persone perché poi ricordiamolo
è stato presidente del consiglio per quattro volte quindi evidentemente qualcuno Berlusconi lo
votava anche se poi erano in tanti a dire esattamente il contrario. E chiaramente una
capacità che gli è stata riconosciuta anche all'estero ieri le prime pagine dei giornali di
tutto il mondo alcune di queste parlavano di Berlusconi come il primo populista d'Europa e
evidentemente è così è stato il primo a sfruttare le nostre frustrazioni, i nostri desideri per
convincerci a votarlo e in un qualche modo seppur non da un punto di vista positivo anche questo è
un suo merito. Sarà poi la storia a dirci chi veramente era Silvio Berlusconi e saremo noi in
base a quella storia quella che scriverà qualcuno se Berlusconi è stato per questo paese per l'Italia
una benedizione o al contrario una sciagura o forse ancora meglio qualcuno si troverà nel
mezzo. Io vi ringrazio per essere rimasti come anche oggi e come sempre vi do appuntamento a domani ciao!
Ma perché è un podcast scritto da me Marco Maisano, riprese e montaggio Giulio Rondolotti,
musici originali Matteo Cassi, supervisione tecnica Gabriele Rosi, responsabile di produzione
Denny Stucchi, una produzione One Podcast. Stati uniti, anni 50 siamo in piena guerra fredda,
il governo americano è disposto a tutto per dibattere il nemico dagli esperimenti con il
porridge radioattivo alle iniezioni di plutonio sui soldati fino ad arrivare ad un esperimento
che ha dell'incredibile. Operazione Midnight Climax, il bordello psichedelico della CIA,
lo puoi ascoltare sull'app di One Podcast e su tutte le principali piattaforme,
una produzione dream and dream per One Podcast.
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Ieri, 12 giugno 2023, è morto a 86 anni l'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Di lui negli anni si sono dette moltissime cose; a lui sono state dedicate migliaia di prime pagine dei giornali e migliaia di ore di trasmissioni televisive, perché lui, come pochi altri, era in grado di dividere in due il nostro paese. Come spesso accade però nella politica italiana, su Berlusconi non è mai stato detto nulla, o quasi, che non fosse un'opinione di parte. Ed è forse normale che sia così. Sarà la storia, e chi la scriverà, a dirci cosa ha voluto dire per l'Italia una figura come la sua. E allora cominciamo: Silvio Berlusconi è stato l'uomo, che più di altri, ha segnato un'epoca nel nostro paese. Ma perché? Ne parlo con Mattia Feltri.
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