Ma perché?: 113 | Ma perché il governo vuole limitare la Corte dei Conti?

Radio Deejay Radio Deejay 6/8/23 - Episode Page - 7m - PDF Transcript

La Corte dei Conti, diciamocelo, non è la cosa più sexy del mondo e forse anche per

questo se ne sente parlare poco, tuttavia è un organo molto importante che fa bene

alla democrazia.

Qual è il suo compito?

Lo dice la parola stessa, mettere gli occhi sopra i conti dello Stato, vigilare quindi

che la spesa pubblica, ovvero quella fatta con i nostri soldi, sia rigorosa e rispettosa

di determinati parametri.

Quello che sostanzialmente quindi fa la Corte dei Conti è controllare ed eventualmente

sanzionare.

E lo fa anche sui soldi che ci arrivano dall'Europa, come quelli del PNRR per esempio.

Bene, proprio su questi la Corte dei Conti si è espressa, ma il governo vuole porre

un limite, anzi lo ha già fatto.

Due giorni fa, con il decreto sulla pubblica amministrazione ha posto dei limiti di controllo

alla Corte dei Conti.

Ma perché?

Io sono Marco Maesano e ogni giorno, assia macchine sapi di me, provo a ripartire dalle

basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo.

Ma perché?

Non appena il governo ha espresso la volontà di limitare i poteri di controllo della Corte

dei Conti sulla gestione delle spese dei fondi del PNRR, è scoppiata la polemica.

L'opposizione parla di deriva autoritaria, mettere, dice, dei paletti a dei magistrati

non è un buon segnale per il Paese.

Il governo si difende invece dicendo che non sono paletti, punto e basta, ma che bisogna

contextualizzare.

I PNRR dicono sempre dal governo, è di difficile gestione e se permettiamo alla Corte dei Conti

di effettuare dei controlli concomitanti alle spese, cioè in corso d'opera, anziché post-opera,

diventa ancora più difficile.

Ora, la notizia potrebbe sembrare esaurita qui, ma come questo podcast ci ha insegnato

in questi mesi non è proprio così, c'è sempre un perché dietro a tutto.

Il governo, due giorni fa, ha inserito dei limiti di controllo alla Corte dei Conti.

Ma perché?

A rispondere alla domanda di oggi è Luca Bianco, giornalista di Affinton Post Italia.

Questa è la risposta che mi ha mandato.

Per chi non lo sapesse, la Corte dei Conti è un organo incaricato di vigirare sull'attività

contabile e finanziaria dello Stato.

Come potete immaginare si tratta di un ruolo fondamentale, anche e soprattutto per quanto

riguarda la spesa degli oltre 200 miliardi del PNRR.

In pochi se lo ricordano, ma di recente le polemiche che avete sentito sui ritardi e

sulle inefficenze della messa a terra di questi miliardi, di cui abbiamo parlato anche in

più puntate di questo podcast, sono state fatte detonare a metà marzo proprio con la

pubblicazione di una redazione sullo Stato di attuazione contabile del PNRR, a firma

della stessa Corte dei Conti, una redazione che nasce dal potere della Corte di effettuare

il cosiddetto controllo concomitante sui progetti del piano.

Ora, come potete intuire si tratta di una verifica, di una sorta di vigilanza che magistrati

contabili effettuano mentre i lavori di uno specifico progetto del piano sono in corso.

Qualora la Corte ritenesse che vi siano problemi o leciti commissi dai dirigenti pubblici,

ad esempio danno erariale, appalti non proprio regolari, firme sbagliate, allora può proporre

al governo di fermare i lavori per vederci chiaro o in extremi se per ripare tutto da

capo.

Bene, e ora veniamo alla tua domanda, il governo di Giorgio Meloni è intervenuto con un

emendamento parlamentare che è stato approvato in questi giorni per bloccare il potere di

controllo concomitante della Corte sul PNRR, ecco, c'è chi utilizza un argomento assolutamente

ragionevole per sostenere l'azione dei governi, il PNR è ritardo, quei soldi sono fondamentali

per la crescita del nostro Paese, meno stacoli abbiamo nella loro messa a terra e meglio è.

Un argomento che è stato utilizzato dallo stesso governo in un momento in cui ha presentato

l'emendamento, ma nel giro di poco tempo in realtà si è capito che forse la ragione

che sta sotto questa mossa è una ragione strettamente politica, ciò che è successo

al marzo con la pubblicazione di quella relazione della Corte e il conseguente polverone nel

governo non vogliono più che succeda, se devono uscire dei dati sull'andamento del

PNRR, buoni o cattivi che siano, vuole essere il governo a decidere se pubblicare al

mario o meno. Può sembrare una facoltà secondaria, ma questo è uno dei poteri più

importanti per qualsimoia forza politica, si chiama Agenda Setting, in italiano il potere

di decidere l'agenda del dibattito pubblico, anche perché probabilmente non staremmo parlando

così a fondo dei ritardi del PNR se non fosse stata la Corte dei Conti stessa a marzo a

evidenziarne i problemi, ebbene sì il governo ha limitato il potere di controllo con comitante

della Corte dei Conti per una ragione puramente politica, gli stessi magistrati contabili

durante la discussione parlamentare hanno fatto notare che il loro potere poteva al

massimo sfociare in una proposta di sospensione dei lavori, una proposta che spetta però

al governo decidere se accettare o meno nulla di così pericoloso per la messa a terra del

PNRR. Grazie a Luca Bianco, ecco, come avete

potuto ascoltare la ragione sicuramente si inerente al PNRR alla difficoltà che il governo

sta vivendo nello spendere quei soldi e quindi appunto avere un controllo in più potrebbe

rallentare la messa a terra dei progetti del PNRR, però la verità è che c'è un'altra

ragione che è di carattere più politico e cioè permettere alla Corte dei Conti di

dettare in un qualche modo il dibattito in Italia, vorrebbe dire questo per il governo

perdere sostanzialmente il controllo delle notizie, quindi del dibattito stesso nel

nostro Paese. Io vi ringrazio per essere rimasti con me

anche oggi e come sempre vi do appuntamento a domani, ciao!

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La Corte dei Conti è un organo dello Stato con funzioni, tra le altre cose, di controllo e vigilanza in materia fiscale. In buona sostanza ha il compito di verificare la corretta gestione della spesa pubblica, e cioè dei nostri soldi, compresi quelli del PNRR. E proprio su questi ultimi si è scatenata una dura polemica.

Il governo vuole limitare i poteri della Corte dei Conti. Ma perché?

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