Ma perché?: 108 | Ma perché oggi è la festa della Repubblica?
Radio Deejay 6/2/23 - Episode Page - 7m - PDF Transcript
I podcast di Storia in Italia hanno un grande successo, il che è davvero una buona notizia.
Sapere come certe cose sono accadute è secondo me e non solo secondo me molto importante.
So che possonoare come una banalità, come tante banalità che dico a volte in questo
podcast, però è così.
La storia ci permette di fare conti con il presente.
E allora, in un giorno come questo è davvero importante andare un attimo indietro nel tempo.
Oggi sui fori imperiali ci sarà una grossa parata militare o forse ci è già stata se
questo podcast lo state ascoltando di sera, di quelle che si trasmettono in tv, quelle
grandi parate, di quelle con i berzaglieri che suorano correndo, che poi chissà come fanno.
Oggi, 2 giugno, si festeggiano l'ascita della repubblica italiana.
Ma perché?
Io sono Marco Maesano e ogni giorno, a sé macchine sa più di me, provo a ripartire
dalle basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo.
Ma perché?
Ah beh, uno dice si festeggi oggi perché il 2 giugno del 1946, a referendum istituzionale
che chiedeva agli italiani di scegliere tra monarchia e repubblica, gli italiani hanno
scelto la repubblica.
Sì, è così, evidentemente, ma non è solo così.
La storia è sempre più complicata e intrigante, no?
E la storia dell'Italia poi in quegli anni è davvero un film, anzi un colossal.
E allora, come ci abbiamo fatto in passato, direi che anche questa volta ci rimettiamo
a studiare per qualche minuto.
Oggi, 2 giugno, è la festa della repubblica italiana.
Ma perché?
A rispondere alla domanda di oggi è tornato il nostro Guido Damini, storico.
Questa è la risposta che mi ha mandato.
Buongiorno Marco, chie piacerevi sentirti.
Beh, la tua domanda, come al solito, è apparentemente banale, ma se si approfondici un po' lo può
diventare ancora di più.
Quindi, perché si festeggia proprio il 2 giugno alla festa della repubblica?
Come ormai ti sarai abituato?
Per risponderti al meglio, ti occorre prima a subire i miei consuetigi ripindari costoriografici.
Dunque, premesso che il 2 è il 3 giugno del 1946, a seguito della Seconda Guerra Mondiale
e della caduta del fascismo.
Non mi rode un un gol 3 per maggiore info, consultare l'appuntata perché si festeggia
il 25 aprile.
Si tende in Italia il referendum istituzionale con il quale i nostri nonni venderò chiamati
alle urne per decidere quale forma di stato monarchia e repubblica dare al Paese, spoiler
vinse la repubblica.
I Savoi avvennero esigliati e in Italia nacchio ufficialmente la repubblica italiana.
E qui finisce besi.
Il fatto è che, come tutte le feste nazionali della nostra penisola, anche quella della Repubblica non è
affatto scontata e condivisa da tutti gli italiani, non necessariamente dai sole cosplayers dei Savoia.
Ma partiamo dal passato, da un lontano fuori onda di affari tuoi del 2017 o del 3 avanti covid se preferisci.
In quell'occasione i concorrenti venivano stratti assorte tra quelli che in passato venono vinto di meno.
Ma quel meccanismo, evidentemente, non era particolarmente piaciuto al mitico conduttore Flavinsen, che comprensibilmente
non voleva fidare al caso la buona riuscita del cast del suo programma.
Insomma, ecco cosa disse in quel fatale fuori onda.
L'anana non parla, riferendo se una povera concorrente e poi continuava, ma prendiamoci in questo
non si fatti bene, hanno truccato alle votazioni per fare la repubblica, se non rivotavano la monarchia
non possiamo mettere dentro la busta cinque simpatici.
Ora, il fatto che un conduttore italianissimo dell'Emitente Nazionale per Antonomasia di
appescontato, seppura cercato dall'Ira che la propria repubblica sia nata da dei Brogli,
fa sicuramente riflettere uno storico attento.
Il dubbio è talmente eradicato tra gli italiani che, nonostante tutte le smentite, nel 2012
due ricercatori hanno anche analizzati i verbali di ogni comune cercando di stabilire con
metodi statistici la vero similianza dei Brogli.
Tuttavia, i risultati, pubblicati sulla rivista di storia economica, raccontano ancora una
volta che la repubblica ha vinto onestamente.
Allora, perché, ad affari tuoi non solo, non tutti sono d'accordo?
Beh, c'è da dire che lo spoglio di quel fatidico due giugno era stato lentissimo e macchinoso
e con un paese spaccato in due al sud avevano votato tutti o quasi in monarchia, aveva
dato l'impressione quindi di apparenti rimonte dei monarchici, che dipendevano invece dai
ritardi tra le sezioni.
La sconfitta, con un margine inaspettatamente ristretto, circa due milioni di voti, non
poteva certo essere accettata da chi si riteneva ancora subito dei Savoia, che infatti inizierano
a prendere e a presentare migliaiai di ricorsi alla Corte di Cassazione denunciando ogni
tipo di anomalie possibili immaginabili.
Ci furono i Brogli allora?
Beh, i documenti storici direbbero di no.
Ma la mano sul fuoco preferisca la metta tu, caro Marco.
La cosa importante è che questo referendum istituzionale fu la prima votazione a suffrage
universale indetta in Italia.
Il risultato della consultazione popolare era il seguente.
12.717.923 voti per la Repubblica e 10.719.284 per la monarchia, quindi con una percentuale
rispettivamente di 54,3% e 45,7%.
Questi signori sono i dati.
Venne comunicato il tutto il 10 giugno 1946, tuttavia, solo il 18 giugno, la Corte di Cassazione
dopo tantacinque anni di regno, sencilla nascita ufficiale della Repubblica italiana.
Quindi, per tornare a bomba, anche se venne proclamato al popolo il 18, la nostra relazione
nacque ufficialmente il 2 giugno, a referendum ultimato, in quanto espressione della volontà
popolare.
Spero di essere stato limpino e lineare, a differenza del referendum.
Grazie a Guido Damini.
Io, devo dire, dopo che parla Damini, non dico nulla perché solo lui riesce a passare da
i pacchi di insinna alla festa della Repubblica, a referendum istituzionale del 46, e per cui
io dopo che parla lui è meglio se sto titto.
Spero che questa puntata vi sia servita a qualcosa, a me devo dire sì, quindi vi ringrazio
per essere rimasti con me anche oggi.
Buona festa della Repubblica a tutti e a tutte e noi, come sempre, ci sentiamo domani.
Ciao!
Ma perché è un podcast scritto da me, Marco Maisano.
Riprese e montaggio Giulio Rondolotti, musici originali Matteo Cassi.
Supervisione tecnica Gabriele Rosi, responsabile di produzione Denny Stucchi.
Una produzione One Podcast.
Stati Uniti, anni 50.
Siamo in piena guerra fredda.
Il governo americano è disposto a tutto per dibattere il nemico, dagli esperimenti con
il porridge radioattivo, alle iniezioni di plutonio sui soldati, fino ad arrivare ad un esperimento
che ha dell'incredibile.
Operazione Midnight Climax, il bordello psichedelico della CIA.
Lo puoi ascoltare sull'app di One Podcast e su tutte le principali piattaforme.
Una produzione Dream and Dream per One Podcast.
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Ogni 2 giugno si celebra la festa della Repubblica. Una ricorrenza dal forte significato simbolico. La domanda di oggi può sembrare fin troppo retorica, ma in realtà non lo è affatto. Lo studio della storia ci insegna che nulla di ciò che facciamo è scontato, neppure una festa importante come quella di oggi. E allora rimettiamoci per qualche minuto sui libri. Oggi è la festa della Repubblica. Ma perché? Ne parlo con Guido Damini.
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