Ma perché?: 104 | Ma perché le nuove varianti di Covid-19 fanno meno paura?

Radio Deejay Radio Deejay 5/29/23 - Episode Page - 7m - PDF Transcript

La scorsa settimana abbiamo parlato di covid dopo tanto tempo dall'ultima volta e per

fortuna aggiungo. Oggi ci torniamo su. Lo MS, come sapete, ha dichiarato finita la fase

emergenziale della pandemia. I nuovi temuti con taggincina hanno però risollevato un

po' di tensione. Il ricordo dei lockdown dal tronde è vicino, troppo vicino per leggere

queste notizie e rimanere indifferenti. È importante però questa volta arrivare ad

un'eventuale nuova ondata di contagi con maggiore consapevolezza. Le nuove varianti

che stanno spuntando fuori, e bene saperlo, al momento non rappresentano un grande problema.

Ma perché? Io sono Marco Maesano e ogni giorno, a sé macchine sa più di me,

provo a ripartire dalle basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo. Ma perché?

Ebbene dire al momento perché se c'è una cosa che abbiamo imparato a conoscere del covid

la sua imprevedibilità. Tante volte ci siamo detti, ma va figurati e poi invece è andata comandata.

Ecco, io in questo caso mi sento quindi di dirlo. Al momento, Walter Ricciardi, docente di gene

della cattolica di Roma raggiunto dalla Repubblica ha detto non è questione se ci sarà una nuova

pandemia, ma quando ci sarà? Il punto è che non abbiamo cambiato niente rispetto all'era

prepandemica, né stili di vita, né modalità di gestione. Devo dire, è senz'altro vero quello

che dice Ricciardi, soprattutto rispetto al nostro stile di vita. Io sono tornato a fare,

a metto le cose esattamente come le facevo prima. Forse sono più suscettibile che so a

qualcuno che mi star notisci accanto sull'autobus, però di base devo dire ho abbastanza rimosso

tante cose. Ma prima di pensare alla prossima pandemia che, come dice Ricciardi, prima o poi ci

sarà, possiamo oggi provare come dire esorcizzare la paura di quella precedente, anche se questa non

è del tutto finita. L'ondata di Covid che forse colpirà la Cina l'estate prossima e quindi a breve

non dovrebbe rappresentare un grosso problema. Ma perché? A rispondere alla domanda di oggi

è Roberta Villa, medico e giornalista scientifica. Le nuove varianti, sottovarianti,

ricombinanti del virus responsabile di Covid SARS-CoV-2 hanno preso tanti nomi mitologici,

vengono chiamati in maniera molto fantasiosa, ma per il momento non dovrebbero creare nel nostro

paese come in Europa e nella maggior parte del mondo nessuna particolare preoccupazione.

Sicuramente sono contagiose, sono più contagiose delle precedenti, sono in grado di evadere meglio

gli anticorpi prodotti da un'infezione precedente o dalla vaccinazione, ma non sembrano avere per ora

una capacità di provocare più malattie gravi. Quindi non dovremmo da un lato né spaventarci

per la possibilità, anzi l'evenienza che già si sta realizzando della diffusione di queste

nuove ricombinanti nel nostro paese, ma dall'altro nemmeno sottovalutare la diffusione,

la permanenza di Covid tra noi. Forse queste ricombinanti oggi spaventano proprio perché

abbiamo frainteso la dichiarazione dell'Orient Scenemondiale della Sanità, che ci ha fatto

credere o comunque che noi abbiamo voluto leggere come fine della pandemia, mentre in realtà è stato

detto chiaramente che il virus rimane tra noi, la pandemia purtroppo continua, quello che finisce Rendezio

che è stata dichiarato e finita è la fine della fase di emergenza. Quindi noi non dovremmo più essere in

un'ottica emergenziale, non dobbiamo più pensare a degli interventi che si adattano una situazione

estrema come questa, ma nemmeno sottovalutare la presenza di questa malattia, che è la terza causa

di morte nei nostri paesi, diventata la terza causa di morte in Europa, in Stati Uniti, in

ultimi anni. Quindi è comunque una condizione nei confronti della quale dobbiamo mantenere tutta una

serie di misure che siano però compatibili con una nostra vita normale. Penso per esempio agli

impianti di ventilazione, penso alla continua sorveglianza che dovrebbe esserci da parte delle

istituzioni anche di nuovi focolae, anche della sequenziamento di questi nuovi virus che stanno

circolando. Grazie a Roberta Villa.

Bene, rimaniamo come dire ottimisti anche se come dicevo inizio puntata lo siamo stati

tante volte ma poi è andata molto male però insomma devo dire a questo giro sembra che

effettivamente le cose debbano andare meglio. La scorsa settimana la dottoressa Viola in

parte aveva un po' sostenuto la stessa cosa, quello che sta succedendo è che il virus tenta di

sopravvivere, commette errori quindi si muta e tenta poi di sopravvivere diventando il più

contagioso possibile. Io vi ringrazio per essere rimasti con me anche oggi e come sempre vi do

appuntamento a domani. Ciao! Ma perché è un podcast scritto da me Marco Maisano, riprese e

montaggio Giulio Rondolotti, musiche originali Matteo Cassi, supervisione tecnica Gabriele Rosi,

responsabile di produzione Denny Stucchi, una produzione One Podcast. Stati uniti,

anni 50, siamo in piena guerra fredda, il governo americano è disposto a tutto per dibattere

il nemico, dagli esperimenti con il porridge radioattivo, alle iniezioni di plutonio sui

soldati fino ad arrivare ad un esperimento che ha dell'incredibile. Operazione Midnight

Climax, il bordello psichedelico della CIA, lo puoi ascoltare sull'app di One Podcast e su

tutte le principali piattaforme, una produzione dream and dream per One Podcast.

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In molti dopo la notizia comparsa sui giornali di una nuova ondata di Covid-19 in Cina si sono preoccupati di una possibile nuova ondata anche qui da noi. E' assolutamente possibile che questo accada, anzi è probabile. Ciò non significa però che un'eventuale aumento dei contagi possa significare chiusure o addirittura più morti. Le nuove varianti di Codvid-19 non sembrano, per ora, essere un problema. Ma perché? Ne parlo con Roberta Villa.

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